Il Balletto d’Europa

4 Nov

In Cinquant’anni d’Europa. Una lettura antieroica, Luciana Castellina, ex parlamentare italiana e anche europea, criticando le difficoltà dell’Unione Europea nel trovare una strada comune tra i vari stati membri, riconduceva gran parte delle responsabilità a una mancanza di una cultura condivisa. Per esempio, «esiste da tempo un festival del cinema europeo – disse qualche anno fa – che però nessuno conosce».

Sono pienamente d’accordo con la maestra, quindi plaudo anche a iniziative come quella andata in scena lo scorso 22 ottobre nel suggestivo Teatro della Rocca di Novellara, che sorge sull’antica fortezza-residenza della corte dei Gonzaga.

Si chiama Balletto d’Europa, un tour che vede protagonista la Compagnia Balletto Classico di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu. Composto di due parti, lo spettacolo prevede, nella prima, un vasto repertorio di autori e stili diversi nel tentativo di far capire allo spettatore l’arte del balletto classico. La seconda, invece, dedicata al capolavoro shakespeariano Ouverture fantasie Romeo e Giulietta, musicato da uno dei maggiori compositori russi Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Questa la missione che intende svolgere questa iniziativa: «Ricordare le radici europee del balletto classico, che inizia alla corte francese per arricchirsi del linguaggio popolare di molti paesi europei. Le bellezze, le diversità, le culture di tutta Europa offrono lo spunto per un linguaggio artistico universale».

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