EXTRA|Kompozitor Glinka

14 Ott

Se c’è un personaggio che in assoluto va considerato l’artefice della musica moderna russa, quello è Michail Ivanovič Glinka, e se ci fu qualcuno che nella Russia zarista si cimentò con la musica europea occidentale, quella francese, l’italiana di Rossini, la viennese e la tedesca, dunque, quel merito va dato senza dubbio a Michail Ivanovič Glinka. Che poi la sua opera, nella prima metà del XIX secolo fosse stata già in parte superata dalla coeva musica europea questo è un altro discorso, ma l’apporto dato da questo eclettico compositore non va assolutamente sottovalutato.

Anzi, fu il primo a portare nel teatro di San Pietroburgo una rappresentazione basata sulle polke popolari delle estreme periferie russe, con costumi e scenografie vistosi e spettacolari, dal chiaro sapore orientale. Dopo aver passato la sua giovinezza in giro per l’Europa, tra la Francia, l’Italia, l’Austria e la Germania, Glinka tornò in patria e, in un clima di profondo dissesto non soltanto politico ma anche musicale, con la Russia completamente succube dei gusti occidentali, si mise a comporre pezzi originali sulla falsa riga di quelli europei. Il suo capolavoro fu Una vita per lo Zar l’epopea di Ivan Susanin, eroe e martire boscaiolo del piccolo villaggio di Domnino, vicino a Kostromo, nella Russia centrale europea, che con le sue gesta favorì l’ascesa dei Romanov.

Insomma, periodo della vita profondamente rosso, con, in più, il cinema sovietico che mi sta penetrando nelle vene, Ottobre, Sciopero, Aleksander Nevski, e poi ancora Eizensteijn, Aleksandrov, la Sojuzkino. Insomma, non potevo non citarvi almeno un film, l’ultimo che ho potuto ammirare della vastissima produzione cinematografica dell’Unione Sovietica. Dunque…

Dunque, musica e cinema, da qui nasce il desiderio di parlarvi di Kompozitor Glinka (e da qui anche il titolo del post), del regista sovietico Grigory Alexandrov. La pellicola purtroppo è difficilmente reperibile, in italiano poi dimenticatevela. Io l’ho visto in russo, ma non prima di essermi più che documentato sulla trama, altrimenti non ci si capisce proprio nulla. Però potreste essere fortunati e trovarlo in inglese, il cui titolo è The man of music (o più semplicemente Glinka).

Il film è interessante perché offre uno spaccato sull’ascesa di questo compositore che, vuoi anche per la sua portata innovativa (fu anche il primo a trattare temi popolari e flokloristici), fu inviso a quasi tutto l’establishment militare dell’epoca. I russi preferivano di gran lunga Franz Liszt, che però non era russo. Glinka invece, grazie all’apporto della sua musa ispiratrice, la premurosa sorella Ludmilla (interpretata da Lyubov Orlova, moglie del regista), il 9 dicembre del 1836, riuscirà comunque a rappresentare il suo Susanin al Teatro Imperiale di San Pietroburgo, ottenendo l’apprezzamento dell’intera borghesia russa e una fama eterna nel suo paese, oltre a nuove commissioni in giro per l’Europa.

Il film è uscito nel 1952 (un anno prima della morte di Stalin), ed è volto a celebrare ed esaltare le virtù russe, quelle popolari e nazionalistiche, in una Unione Sovietica in piena Guerra Fredda. Non è un caso quindi, che il film sia stato diretto da uno dei registi del regime sovietico più in voga a quei tempi nonché grande collaboratore del grandissimo Eizensteijn in più di un’occasione.

Sidistef

2 Risposte to “EXTRA|Kompozitor Glinka”

  1. notitiae ottobre 29, 2010 a 1:50 PM #

    Complimenti per l’articolo e il sito web. Sempre molto pro e interessante… Volevo segnalare il nostro contributo per la lirica l’articolo, ultimo della Di Stefano sul melodramma, concerti e la situazione della Cultura in Penisola, anzi isola in questo caso… Ma la differenza è molto sottile!!!
    http://notitiae.wordpress.com/2010/10/20/primo-festival-della-lirica-a-cefalu-urlo-di-protesta-in-difesa-della-cultura/
    Grazie!!

    • Sidistef ottobre 31, 2010 a 1:27 am #

      Grazie per l’interessante segnalazione e per i complimenti, a nome di tutto il Collettivo…

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